- Le lenti progressive fanno sembrare vecchio?
- Perché non ci vedo con i progressivi di un’altra persona?
Oggi si sente parlare molto delle lenti progressive, a volte bene, certe volte male, c’è una gran confusione in giro, e tu non sai che cosa pensare. Bene, sei capitato nel posto giusto, perché finalmente puoi chiarirti le idee.
Dopo i 40 anni, naturalmente e progressivamente, la visione per vicino inizia ad essere problematica.
All’inizio puoi fare finta di niente, riesci ad allontanare ciò che leggi, puoi ingrandire i caratteri dei dispositivi che utilizzi, fessurare gli occhi come un cinese, cercare la luce migliore e inseguire la perfetta congiunzione astrale.
Poi però arriva il giorno in cui non ce la fai proprio più, e compri un occhiale per vicino. Ma non ti piace fare il giochino “metti l’occhiale – togli l’occhiale”, anche perché spesso, non ti ricordi dove l’hai messo.
E vai in crisi perché è giunto il momento:
Lenti progressive si o no?
Il primo pensiero che ti salta in mente è sicuramente: ma mi fanno sembrare vecchio?
A differenze delle vecchie bifocali, quelle lenti con la lunetta in basso che ti fanno subito pensare con affetto alla tua nonnina, le lenti progressive, esteticamente non differiscono dalle normali lenti per veder da distanza.
Ti stupiresti nel constatare quante persone utilizzano quotidianamente le lenti progressive.
Ma come funzionano?
Le lenti progressive sono suddivise in 3 zone:
- Zona per lontano – è la parte superiore della lente, quella con maggior superficie, che permette la visione a distanza
- Zona intermedia – è la parte centrale della lente che consente il passaggio dalla visione per lontano a quella per vicino
- Zona per vicino – è la parte inferiore della lente che consente di leggere e vedere gli oggetti ravvicinati
E già qui traiamo la prima conclusione: è inutile che provi occhiali progressivi di amici e parenti, perché di sicuro non ci vedi e ti mandano in confusione, portandoti alla conclusione che le lenti progressive non funzionano.
Il che in questo caso è vero, perché le lenti progressive vengono costruite intorno a te.
Distanza interpupillare, asimmetrie facciali, ametropia, altezza delle orecchie, postura del collo.
Sono solo alcuni dei parametri che vengono presi in considerazione per costruire la tua lente.
E tu sei unico, non riproducibile, a quanto pare!
A questo punto guarda come vedresti, in una bella giornata di sole, seduto al tavolino di un bar, con un bel libro, un cappuccino, un dolcetto e le tue lenti progressive!🤓
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